L’omicidio di madre e figlia avvenuto a Roma il 7 giugno 2025 a Villa Pamphili, oltre che essere ricco di sorprendenti misteri e incredibili sotterfugi, lascia stupefatti per tutta una serie di singoli episodi che, messi pazientemente insieme, sarebbero una incredibile trama per una spy story.
Francis Kaufmann: il primo dei misteri di Villa Pamphili
Partiamo dai documenti di quello che dovrebbe, il condizionale resta, Francis Kaufmann. Infatti, l’uomo, accusato del vile omicidio di Villa Pamphili, circolava con un passaporto statunitense intestato a Rexal Ford, ossia di un regista e produttore cinematografico americano. Tra i vari misteri in essere, sicuramente il primo, ovviamente, è: come è possibile che in un paese in cui la sicurezza è tutto, ottenere, a quanto pare, un passaporto con una identità falsa? Per la cronaca Kaufmann è stato arrestato 5 volte negli Usa e, quindi, le sue impronte digitali sono note.
Le tre carte di credito
Tra i vari misteri, è risultato che fosse in possesso di ben tre carte di credito che utilizzava anche per pranzi e cene in ristoranti e che i genitori gli facessero arrivare mensilmente cifre che si aggirerebbero tra i quattromila e i seimila euro. Ma, allora, perché a Roma sembra essere un senza tetto? Una cifra mensile del genere disponibile, a quanto pare, ogni mese, permette a chiunque di vivere una vita più che agiata. Quel che è certo, che Francis Kaufmann risulta essere un uomo con identità multipla e un oscuro passato internazionale.
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Il mistero della donna trovata morta a Villa Pamphili
Passiamo ai misteri riguardanti la vittima, ovvero la donna trovata morta a Villa Pamphili. Dopo che da giorni circolavano le foto dei tatuaggi della donna, la “mamma”, vedendo la nota trasmissione “Chi l’ha visto”, la riconosce come figlia. Il suo nome, sarebbe Anastasia Trofimova, così come conferma a procura di Roma. Il tutto, appare tanto miracoloso che, quasi, quasi, qualche dubbio sorge. Come ha fatto la procura di Roma ad accertare che, come dice la madre, la donna trovata morta a villa Pamphili sia Anastasia Trofimova?
La voce della procura e i misteri
La procura scrive che Trofimova era arrivata a Malta nel settembre del 2023 usando un passaporto con il suo nome. Ora, dato i tempi non certamente brevi utilizzati dalla procura per un esame del DNA, in media tra le 2 e le 4 settimane, come si fa ad essere così sicuri che il cadavere ritrovato a Roma sia effettivamente corrispondente al nome dato da una donna che vive in Russia e che avrebbe visto una trasmissione televisiva italiana? Certo, che questa velocità di riconoscimento, il tutto lascia aperto a diversi dubbi. Oltre a ciò, vi è un’altra strana circostanza, ovvero che il nome fornito, corrisponde a quello di una nota regista, produttrice e direttrice della fotografia russo-canadese.
Conclusioni
Ora, dato che il compagno della donna ritrovata morta a Roma a Villa Pamphili aveva un alias di un regista e produttore cinematografico americano, non è che anche la donna avesse utilizzato un alias che, guarda caso, è quello una nota regista, produttrice e direttrice della fotografia russo-canadese? Il tutto, è tanto sorprendente che si tende a pensare ad un clamoroso intreccio internazionale, che abbia dato vita a tutta una serie di misteri volti a mettere in atto truffe. L’unica cosa, ahimè, certa che una donna e una neonata, sono state uccise a Roma il 7 giugno 2025.