Originario di Ripalimosani, è venuto a mancare Tullio Lanese, ex arbitro di sere A e presidente dal 2000 al 2006 dell’AIA.
Competenza, passione e dedizione
Lanese da buon molisano, indiscutibilmente, ha lasciato un’impronta indelebile nella storia dell’arbitraggio, grazie alla sua competenza, passione e dedizione. Durante la sua carriera ha diretto partite di altissimo livello, guadagnandosi il rispetto di colleghi, giocatori e tifosi. La sua leadership come presidente dell’AIA ha contribuito a promuovere i valori di integrità e professionalità nel settore. La sua scomparsa lascia un vuoto profondo nella comunità sportiva, ma il suo esempio e la sua eredità, continueranno a ispirare le future generazioni di arbitri.

Tullio Lanese, una figura di rilievo
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Tullio Lanese, oltre che essere figlio del Molise, è stato una figura di rilievo nel panorama del calcio italiano, noto soprattutto per il suo ruolo di arbitro di Serie A e per la sua successiva presidenza dell’AIA (Associazione Italiana Arbitri). Nato con una passione per il calcio e un profondo senso di giustizia, Lanese ha intrapreso una carriera arbitrale che lo ha portato a dirigere incontri di alto livello, distinguendosi per la sua autorevolezza e competenza sul campo. La sua esperienza e il suo carisma lo hanno reso una voce rispettata nel mondo sportivo. Dal 2000 al 2006 ha ricoperto la carica di presidente dell’AIA, periodo durante il quale ha lavorato instancabilmente per elevare gli standard dell’arbitraggio italiano, enfatizzando la formazione, la trasparenza e l’etica professionale.
Conclusioni
Lanese verrà ricordato non solo per i suoi traguardi, ma anche per la sua umanità e il suo impegno a favore dello sport. La sua scomparsa ha lasciato un segno di tristezza, ma il suo contributo rimane un punto di riferimento per l’arbitraggio italiano. Riposa in pace, Tullio.